ROMA 6 LUGLIO – La Federazione Nazionale degli Ordini della Professione Sanitaria di Fisioterapista-FNOFI esprime profonda soddisfazione per il suo inserimento nel Tavolo tecnico-ministeriale chiamato ad affrontare le problematiche professionali, organizzative ed assistenziali emerse durante la disamina del DM77. Questo commento giunge all’indomani della diffusione del Decreto datato 4 luglio, con cui il Ministero della Salute ha istituito presso l’Ufficio di Gabinetto del Ministero il “tavolo tecnico per lo studio delle criticità emergenti dall’attuazione del Regolamento dell’assistenza ospedaliera (Decreto interministeriale 2 aprile 2015, nr.70) e dall’attuazione del Regolamento dell’Assistenza territoriale (Decreto interministeriale 23 maggio 2022.nr77)”. Il tavolo tecnico comprende la presenza di FNOFI nella figura della vicepresidente Melania Salina, insieme a quella dei maggiori rappresentanti delle professioni socio-sanitarie e dei sindacati di riferimento del settore.
“Crediamo che questa scelta sia particolarmente appropriata e corretta”, commenta il presidente FNOFI, Piero Ferrante, “Perchè indica che il Ministero intende coinvolgere tutte le professioni nella riflessione sulla sanità del futuro, in particolare per quanto riguarda la sanità di prossimità. Coinvolgere i fisioterapisti nel tavolo che va a disegnare il riordino dell’assistenza sanitaria – nelle due ‘gambe’ ospedaliere e territoriali – significa aver ben compreso chi sono gli attori realmente vicini ai bisogni di salute dei cittadini italiani”. “Ringraziamo il ministro Schillaci e il capo di gabinetto Morace-Pinelli per questa importante convocazione che si inserisce in un approccio inclusivo particolarmente apprezzato”, conclude la vicepresidente Melania Salina, “Confermiamo che la nostra partecipazione sarà improntata alla massima collaborazione e basata sulle nostre più robuste e specifiche competenze, sempre ricordando che il fisioterapista è centrale in una visione integrata delle cure e della riabilitazione, perché è uno dei professionisti che con più continuità è vicino alle persone fragili ed ai pazienti, affiancandoli in tutti i luoghi della loro cura, riabilitazione e vita quotidiana”.