Roma 7 marzo – La Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti segue con attenzione il percorso di riforma dell’accesso al corso di laurea di Medicina, con un’attenzione particolare alle possibili ricadute che la riforma potrebbe avere sui percorsi universitari delle altre professioni sanitarie, compreso il corso di laurea di Fisioterapia. “Riconosciamo la necessità di modificare l’attuale sistema – afferma il presidente Fnofi Piero Ferrante – Riteniamo necessaria una attenta valutazione affinché il sistema di accesso libero al primo semestre per medicina e successivo blocco possa adeguatamente filtrare e limitare il numero degli studenti non ammessi, che potrebbero riversarsi su altri corsi di laurea delle professioni sanitarie, tra cui quello di fisioterapia. E’ evidente – spiega Ferrante – almeno per quanto riguarda i corsi di fisioterapia, che si rischierebbero pesanti ricadute sulla qualità della formazione e, sull’organizzazione dei tirocini, nonché sullo stesso meccanismo di definizione del fabbisogno delle professioni sanitarie, sempre oggetto di lungo e complesso meccanismo di confronto con i Ministero della salute e dell’Università, Regioni, Università e Federazioni. Sappiamo che queste nostre preoccupazioni sono già all’attenzione dei Ministeri competenti – sottolinea il Presidente Fnofi – e siamo fin da ora disponibili ad ogni attività di supporto per trovare soluzioni che garantiscano qualità e competenze dei professionisti sanitari”.