FIRENZE, 22 MAGGIO – Lo scorso 20 Maggio presso l’Auditorium della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, si è tenuta la prima Conferenza Regionale dei Dipartimenti della Professioni Tecnico Sanitarie, della Riabilitazione e della Prevenzione (DPTS). L’evento è stato promosso dell’Azienda Usl Toscana Centro in cui il DPTS è diretto da Sandra Moretti, prima fisioterapista a ricoprire questo incarico. I DPTS, unica esperienza in Italia, costituiscono una risorsa fondamentale per le Aziende Sanitarie e per le Aziende Ospedaliero-Universitarie del Servizio Sanitario Regionale della Toscana. Al loro interno i professionisti sanitari delle diverse aree (tecnico-diagnostica, tecnico assistenziale, della riabilitazione e della prevenzione) lavorano in costante sinergia con gli altri professionisti sanitari delle Aziende per garantire ai cittadini le migliori risposte in termini di salute.
A distanza di alcuni anni dall’istituzione dei Dipartimenti delle Professioni Tecnico Sanitarie con la L.R. 84/2015, la Conferenza è stata un’occasione di confronto sui diversi modelli organizzativi e assetti operativi che si sono sviluppati sul territorio regionale. L’evento, patrocinato da FNOFI, Ordine dei Fisioterapisti di Firenze ed Ordine TSRM-PSTRP di Firenze ha visto la partecipazione di circa cento dirigenti e incarichi di funzione delle aziende del SSR, oltre che del mondo accademico. La Regione Toscana era rappresentata da Monica Marini – coordinatrice dello staff Direzione Sanità, Welfare e Coesione Sociale Regione Toscana in capo a Federico Gelli. Interessante la Lectio Magistralis del Prof. Mario Del Vecchio che ha riportato al centro della discussione l’attenzione allo shortage, la gestione dello skill mix e il posizionamento per sviluppare le carriere professionali.
Tutti i direttori hanno portato le esperienze realizzate nei vari territori. Nel suo intervento inaugurale Monica Marini ha ribadito l’importanza delle modifiche alle Legge Regionale 40/2005 che hanno portato in Regione Toscana all’istituzione dei Dipartimenti tecnico-sanitari ed infermieristici come punto di sviluppo del modello organizzativo in sanità. Tale modello consente sia un miglioramento del servizio ai cittadini sia una risposta allo sviluppo professionale quale elemento cardine di un più efficiente ed efficace sistema sanitario regionale. L’innovazione introdotta dal modello gestionale dei Dipartimenti voluta da Regione Toscana è uno degli strumenti fondamentali che hanno permesso di affrontare e superare la difficile prova della recente pandemia. In modo particolare il Dipartimento tecnico sanitario ha dato ampia prova di poter essere un punto di riferimento per l’erogazione di servizi sanitari integrati superando la frammentazione dei percorsi di accesso del cittadino.
Durante la tavola rotonda svoltasi nella seconda parte della giornata sul tema dell’integrazione tra Dipartimenti tecnico sanitari e Azienda, sempre Marini ha sottolineato le specificità che caratterizzano le aziende sanitarie indicando le opportunità offerte dal modello a matrice e gli strumenti organizzativi aziendali per gestire l’interdipendenza tra i vari dipartimenti.
Ad aprire e chiudere l’evento i Presidenti degli Ordini Territoriale dei Fisioterapisti e dei TSRM-PSTRP, Fabio Bracciantini e Leonardo Capaccioli. Da entrambi è arrivata la disponibilità al supporto fattivo per questi Dipartimenti, che richiede necessariamente una sinergia e una condivisione di obiettivi da entrambe le parti. “Sui principi ispiratori e sugli orientamenti dati nella Legge 40 non si può e non si deve tornare indietro – hanno ribadito i due Presidenti – ma anzi si deve proseguire nella piena attuazione degli organismi previsti (OTGC e Osservatorio delle professioni sanitarie) alla luce della Legge 3/2018. Gli Ordini professionali si prodigano per garantire la valorizzazione e l’omogenea distribuzione e presenza dei professionisti sanitari che rappresentano sul territorio. Sarebbe un errore strategico non solo nei confronti dei professionisti che rappresentiamo, ma anche dei cittadini che vedrebbero complicarsi l’accesso alle prestazioni sanitarie con aggravio dei costi per loro e per il sistema salute.”
“Il DM 77/22 rappresenta una grande occasione – ha sottolineato Bracciantini – per confermare la bontà di questo impianto normativo regionale. La sanità di prossimità è la risposta ai nuovi bisogni di salute della popolazione, i professionisti sanitari sono pronti per questa sfida”. “La FNOFi ha accolto con piacere le richieste che sono venute dalla Toscana – ha dichiarato nell’occasione il Presidente della FNOFI, Piero Ferrante – abbiamo sempre visto questa Regione come un punto di riferimento per lo sviluppo professionale. I fisioterapisti da sempre sostengono i modelli di proattività che vedano coinvolti i cittadini nei loro percorsi di cura. Dopo la pandemia e con il DM 77/22 si riapre la partita di nuovi modelli organizzativi e di presa in carico, superando il puro modello prestazionale e avvicinandoci il più possibile alla cittadinanza con la nostra presenza all’interno delle Case di Comunità ed in tutti gli altri setting di prossimità”.