MILANO, 30 GENNAIO 2023 – Sabato 28 gennaio si è tenuto al Centro Brera di Milano attraverso la stretta collaborazione dei commissari dei quattro OFI lombardi – Angelo Mazzali per Milano, Annamaria Roversi per Brescia e Mantova, Simone Ruggeri per Bergamo e Susanna Verlini per Pavia –, un confronto con alcuni candidati alle elezioni regionali. A rappresentare la politica erano presenti Luca Degani (Lista Fontana), Giulio Gallera (FI), Luce Meola (FdI) e Riccardo Pase (Lega) per il centrodestra, Elisabetta Strada (Azione-Italia viva) per i centristi di Letizia Moratti, Michele Usuelli (Patto civico per Majorino), Gregorio Mammì (M5S) e Carmela Rozza (del Pd) per il centrosinistra, oltre al dem Carlo Borghetti che ha risposto per iscritto alle domande che sono state poste ai partecipanti.
E’ stato un incontro dai contenuti significativi per la fisioterapia e per le professioni sanitarie dove il confronto tra i professionisti e i candidati ha fatto emergere molte proposte e individuato anche criticità. Introducendo la giornata, la Vicepresidente FNOFI Melania Salina ha sottolineato l’importanza delle relazioni che si devono instaurare tra la politica e gli Ordini a livello territoriale, ed anche tra le Federazioni e la politica a livello nazionale. Il tutto in una nuova chiave di lettura più autorevole, dove il supporto e il coinvolgimento devono prendere il posto delle rivendicazioni che possono emergere se si vede l’Ordine in una funzione vetero-corporativista.
Proprio da questa volontà di partecipazione e dialogo a tutto vantaggio dei cittadini e dei pazienti, dagli Ordini territoriali e dagli ospiti presenti in sala sono emerse considerazioni e proposte. Mazzali ha posto l’accento sulla figura del Fisioterapista nelle attuali e costituenti Case della comunità dove è necessario che il Fisioterapista sia presente all’interno dei processi di valutazione del bisogno (e non in chiave puramente prestazionale), perché è essenziale che il bisogno riabilitativo sia da subito preso in carico da una figura della riabilitazione. Roversi ha ricordato come si debba partire dai territori, dalle esigenze diverse che possono manifestarsi, dai bisogni dei cittadini: da qui giunge la valorizzazione delle singole professioni, con le loro specificità e le loro competenze. Tra queste c’è la specifica presenza del fisioterapista che, senza dubbio, deve gestire direttamente alcuni processi in quanto la sua stretta competenza, avvalorata da una formazione universitaria riconosciuta, può fare la differenza nei nuovi modelli organizzativi. Sul territorio nazionale – ha concluso Roversi – ci sono norme, purtroppo, disattese o non perfettamente applicate, che vedono le “dirigenze di area” faticare a prendere piede, con una ricaduta negativa nella gestione dei servizi: anche su queste ci si attende nuova consapevolezza e azione conseguente.
Nel suo intervento Simone Ruggeri ha evidenziato come il fisioterapista possieda competenze nell’ambito della prevenzione già spendibili in realtà territoriali quali scuole, aziende, consultori e farmacie, da sviluppare in forte sinergia con le altre professioni sanitarie nell’ottica di èquipe multiprofessionale, consentendo anche una riduzione della spesa sanitaria. Dal suo punto di osservazione Verlini ha proposto l’importanza di utilizzare l’accesso diretto nelle patologie a minore complessità nelle strutture pubbliche e private/convenzionate in un’ottica di semplificazione del processo stesso, considerandolo come un investimento e non come un costo, potendo rappresentare una risposta concreta e più immediata ai bisogni di salute del paziente. L’interesse verso questi temi è stato manifestato da tutti i rappresentanti della politica e le
molte domande dal pubblico poi hanno permesso una ampia discussione che si è protratta oltre il tempo stabilito e che ha messo le basi per una sicura collaborazione tra tutto l’arco politico lombardo e i costituendi Ordini dei Fisioterapisti.
Fotografia dell’evento: Mirko Podico
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