ROMA, 23 OTTOBRE – Federsanità ANCI ha proposto in questi giorni in Sardegna il primo di una serie di eventi territoriali dedicati allo sviluppo delle cure primarie e dell’assistenza sociosanitaria nelle aree interne e isole minori. L’evento – realizzato in collaborazione con la Regione Autonoma della Sardegna, Ares Sardegna, Università di Cagliari e Università di Sassari – era rivolto alla definizione di indicatori per approfondire i “fabbisogni di servizi, selezione e raccolta delle migliori best practices, supporto per lo sviluppo dei modelli di gestione dell’offerta dei servizi, integrazione delle politiche per la coesione territoriale e il miglioramento sistemico dell’offerta di salute nelle aree interne, focalizzando l’attenzione sull’attuale evoluzione dei processi di cure primarie”.
Tra gli interventi anche quello di Piero Ferrante, presidente FNOFI, che ha precisato che le “aree interne”, definizione che comprende circa il 50% dei comuni italiani e vedono interessate oltre 13milioni di persone, sono un tema “che tutti coloro che si occupano di salute (Istituzioni, politica, management, associazioni, Federazioni delle professioni sanitarie, amministratori, stakeholder) devono necessariamente considerare come tra i più importanti”. Dalla Sardegna, ha dichiarato il presidente, “terra tanto ricca di bellezza quanto, purtroppo, estremamente complicata dal punto di vista della fruizione dei servizi sanitari e socio-sanitari, è partito un percorso di studio, di analisi, di progetti e di idee. Il diritto alla salute è un diritto fondamentale della persona riconosciuto dalla Costituzione e lo stesso SSN ha, nei suoi principi fondamentali, valori assoluti come universalità, uguaglianza, equità e l’iniziativa di Federsanità ANCI intende proprio mettere a fuoco le strategie non rimandabili affinché il diritto alla salute sia garantito anche in quei territori che per loro dislocazione o morfologia presentano difficoltà organizzative”. I Fisioterapisti – ha concluso Ferrante – come sempre, “ci sono e contribuiranno attivamente ai lavori di Federsanità e delle Istituzioni, certi che, insieme, sarà possibile coniugare fruibilità e qualità di servizi”.