BARI, 19 DICEMBRE – Una riflessione complessiva e puntuale sugli attuali “impegni per la salute” del nostro Paese è stata realizzata ieri a Bari all’interno di un evento promosso dal Ministero della Salute in occasione del 45° anniversario dell’istituzione del SSN. I lavori hanno visto l’intervento del Sottosegretario di Stato alla Salute, l’On.Marcello Gemmato, promotore dell’incontro, che ha sottolineato che a Bari ha voluto “coinvolgere tutti coloro che quotidianamente animano la nostra sanità pubblica con impegno e professionalità, per celebrare i 45 anni del nostro straordinario Servizio Sanitario Nazionale, tra i migliori al mondo, il quale si ispira ai principi di universalità, uguaglianza ed equità”.
La giornata è poi stata suddivisa in tre tavoli tematici paralleli: uno coordinato dal DG dell’AGENAS Domenico Mantoan (Le opportunità della telemedicina e della digitalizzazione per il servizio sanitario nazionale), uno da Giorgio Palù, presidente AIFA (Le terapia innovative) ed uno da Marinella Mainolfi, DG delle Professioni Sanitarie e delle Risorse Umane del SSN presso il Ministero della Salute e dalla On. Marta Schifone (La centralità delle professioni sanitarie nel Servizio sanitario nazionale), all’interno del quale sono stati coinvolti i rappresentanti autorevole di federazioni e organizzazioni professionali.
In questa sessione ha preso la parola anche Piero Ferrante, presidente FNOFI, che ha ricordato che nel “loro recente Congresso nazionale i fisioterapisti italiani si sono proprio confrontati sul tema del rinnovamento del SSN, riflettendo sul cambiamento di paradigma e sulle responsabilità che ognuno deve essere disponibile ad assumersi”. Ha proseguito il presidente: “La fisioterapia, così come tutte le altre professioni, si sente fortemente coinvolta nei percorsi della sanità personalizzata, nella necessità di sburocratizzare il sistema ed anche di ‘ottimizzare’ certi percorsi con la presa in carico da parte dei Professionisti della salute, la cui autonomia va di pari passo con le loro competenze, per costruire percorsi multi ed inter-disciplinari, tutti valori essenziali per servizi che intendano superare lo scollamento ospedale-territorio e che puntano a privilegiare la presa in carico del paziente”. Ma – ha concluso Ferrante – l’innovazione del sistema passa anche dalla “valorizzazione delle singole professioni”, ricordando che “il singolo professionista si sente valorizzato soprattutto dal riconoscimento delle sue competenze. Questo è un passaggio fondamentale che se realizzato permetterà di invertire quella tendenza di distacco professionale a causa di poca attrattività e soddisfazione personale che, in modi differenti, coinvolge tutti gli ambiti lavorativi sanitari del nostro Paese”.