ROMA, 1 DICEMBRE 2020 – Nell’attuale periodo pandemico, la Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti intende dare voce e sostegno agli oltre 62.000 colleghi che da mesi continuano ad essere parte attiva nella battaglia alla pandemia da Sars-Cov-2 che sta mettendo a dura prova il Sistema sanitario del nostro Paese, stressato e messo in grande difficoltà dall’enorme numero di persone che necessitano di assistenza, cura e riabilitazione. Il Covid-19 è una malattia la cui gravità non è purtroppo limitata al periodo di ospedalizzazione, alla sola fase acuta e alla positività al virus; essa comporta, durante e dopo il suo decorso, il rischio di perdita delle autonomie, soprattutto nelle persone anziane o con comorbidità e limitazioni funzionali respiratorie e motorie, non solo nei soggetti adulti, ma anche in quelli più giovani, per contrastare le quali è indispensabile un intervento fisioterapico precoce e prolungato nel tempo, per garantire il recupero ed un elevato grado di qualità della loro vita.
La Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti intende dare voce e sostegno ai Fisioterapisti tuttora impegnati in prima linea nelle terapie intensive e nei reparti Covid-19 che, insieme a tutti i professionisti sanitari, affrontano quotidianamente l’emergenza, anche a rischio non solo della propria salute ma, a volte, anche della propria vita, mettendo al servizio delle persone assistite le proprie competenze e abilità e che hanno già contribuito a produrre linee di indirizzo utili alla comunità scientifica. Fisioterapisti che operano sul territorio, in alcune regioni all’interno dei team Uscar, che offrono interventi riabilitativi a domicilio a persone dimesse in continuità ospedale-territorio che devono ancora affrontare le sequele invalidanti della malattia da contagio. Fisioterapisti che hanno vissuto, e ancora vivono, una rivoluzione nello svolgimento della propria attività, soprattutto nelle Residenze Socio Sanitarie Assistenziali (RSSA), nelle strutture private e in quelle private accreditate, e che hanno messo in atto nuove strategie per garantire la salute delle persone fragili, considerandole sempre al centro dell’intervento di cura. Fisioterapisti liberi professionisti, titolari di studi professionali, che durante il lungo periodo di inattività hanno cercato di garantire in tutti i modi la continuità di trattamento utilizzando strumenti nuovi per la tele-consulenza fisioterapica e che, ancora oggi, nonostante la messa in sicurezza delle loro realtà lavorative, si trovano ad affrontare difficoltà economiche dovute alla scarsa domanda di utenti intimoriti dall’eventuale contagio. Fisioterapisti che rappresentano un’intera categoria professionale che, con encomiabile resilienza, anche in questa seconda ondata pandemica sta dando un contributo essenziale nel sostenere il nostro Sistema Sanitario e nell’assicurare i percorsi diagnostici, terapeutici, assistenziali e riabilitativi anche attraverso la messa in campo di nuove e più avanzate competenze, mettendo in atto modalità di intervento innovative, supportate da tutte le evidenze scientifiche attualmente disponibili.
Il Titolo VII del Disegno di Legge “Bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2021-2023” prevede interventi urgenti per la Sanità. In queste settimane, a tutela e riconoscimento dell’enorme impegno sviluppato dai Fisioterapisti in tutto il Paese, la Commissione di albo nazionale dei Fisioterapisti ha interloquito con i livelli politici ed istituzionali, in sinergia con le altre 18 Professioni della Federazione degli Ordini TSRM e PSTRP, per sostenere con fermezza, insieme al Comitato centrale della FNO, quanto è stato recepito nel parere della XXII Commissione Affari Sociali della Camera al testo di Legge di Bilancio di Previsione dello Stato 2021 e cioè l’estensione dell’indennità dall’art.74 “…a tutte le figure che operano con pari dignità e con il medesimo impegno nel settore socio-sanitario.” Si tratta di un riconoscimento dovuto che dà pari dignità a tutte le Professioni Sanitarie impegnate nel proteggere la Salute dei cittadini italiani e l’impianto universalistico della Sanità Pubblica