ROMA 20 FEBBRAIO – “La giornata odierna ha un suo immenso valore perché permette di conoscere e riflettere sul continuo servizio svolto dai professionisti a favore di tutti i cittadini italiani. Una giornata quindi che aiuta a comprendere il valore della presenza qualificata degli operatori della sanità per difenderne la presenza e l’operatività”: queste le parole con cui Piero Ferrante, presidente della FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DELLA PROFESSIONE SANITARIA DI FISIOTERAPISTA-FNOFI,commenta la quarta Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato, istituita per legge quale riconoscimento dell’attività svolta dagli operatori sanitari a tutela della salute dei cittadini.
Per l’occasione il presidente FNOFI ha assicurato la sua partecipazione in rappresentanza di tutti i fisioterapisti italiani all’appuntamento promosso dalla FNOMCEO (martedì 20 febbraio, Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia, Roma), alla presenza del Ministro della Salute Orazio Schillaci. “Come fisioterapisti siamo orgogliosi di partecipare a questo appuntamento”, ha dichiarato Ferrante, “che ci permette di mandare un messaggio importante: la nostra professione è tra le più vicine alla quotidianità dei pazienti, degli anziani, dei giovani, degli sportivi, dei fragili. Riteniamo che puntare in modo sempre più convinto verso una salute di prossimità sia un obiettivo strategico che la nostra sanità deve perseguire. E questo può accadere solo in un chiaro sistema di valorizzazione multidisciplinare di tutte le professioni sanitarie”.
La Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato si celebra il 20 febbraio a partire dal 2021 (ed è stata istituita con la Legge 13 novembre 2020). Il suo obiettivo primario è stato quello “onorare il lavoro, l’impegno, la professionalità e il sacrificio del personale” nel corso della pandemia da Coronavirus. La data prescelta non è assolutamente casuale, perché il 20 febbraio è stata la data della prima diagnosi (a Codogno, in provincia di Lodi) di SARS-CoV-2 nel nostro Paese.