Roma 6 marzo – Il 6 marzo si celebra la Giornata Mondiale del Linfedema. Istituita nel 2016 per rafforzare la consapevolezza su questa patologia cronica e progressiva del sistema linfatico, che colpisce milioni di persone in tutto il mondo causando gonfiore e disagio e problematiche di vario tipo a causa di un anomalo accumulo di linfa nei tessuti. Il linfedema, se non trattato tempestivamente e adeguatamente, può quindi portare a conseguenze disabilitanti e, come per tutte le malattie invalidanti, la fisioterapia ha un ruolo chiave nella presa in carico dei pazienti anche per le conseguenze prodotte dal linfedema.
In occasione di questa importante giornata di riflessione e di consapevolezza, il Presidente della Federazione Nazionale degli Ordini dei Fisioterapisti (FNOFI), Piero Ferrante, sottolinea l’importanza che riveste il ruolo dei fisioterapisti nella cura del linfedema e nello sviluppo scientifico. I fisioterapisti svolgono infatti un compito centrale nel trattamento di una tale patologia, attraverso tecniche specifiche di drenaggio linfatico manuale, educazione del paziente e protocolli di terapia compressiva, nonché esercizi terapeutici mirati e strategie di autogestione. “L’incontro con chi è malato – afferma il Presidente FNOFI, Piero Ferrante – è un camminare insieme, in tutti i luoghi della vita, con coscienza e umanità. La FNOFI, nel ribadire la sincera e concreta vicinanza ai pazienti affetti da linfedema ed alle loro associazioni, continuerà a lavorare affinché a tutti, nessuno escluso, venga garantito l’accesso a centri di cura di qualità all’interno dei quali il personale sia altamente specializzato, e affinché si possano ricevere cure e trattamenti adeguati. Inoltre, è assolutamente necessario promuovere e finanziare ulteriormente la ricerca scientifica in campo linfologico al fine di individuare nuove cure e migliorare i trattamenti attuali.
La Giornata Mondiale del Linfedema – conclude il Presidente Ferrante – rappresenta sempre di più un’opportunità per sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sanitarie sull’importanza della prevenzione, della diagnosi precoce e del trattamento efficace di questa patologia, evidenziando il ruolo cruciale dei fisioterapisti nel percorso di cura e nella promozione del benessere dei pazienti”.