MILANO, 18 FEBBRAIO 2021 – II Ministero della Salute, attraverso un’attenta analisi operata da Agenas, ha sollecitato una riforma della Sanità Lombarda, applicando i dovuti correttivi alla legge 23/2015. Con la finalità di cogliere l’importante occasione che l’imminente riforma sanitaria in Lombardia offre, il 13/2/2021 Melania Salina, in rappresentanza della Commissione D’Albo Nazionale dei Fisioterapisti, insieme ad Andrea Sanquerin e Fabio Bracciantini, esperti in tema di fisioterapia d’iniziativa e delle cure primarie, ha organizzato un webinar rivolto ai Presidenti e ai Commissari delle Commissioni d’Albo dei Fisioterapisti della Lombardia, con la finalità di promuovere il ruolo del Fisioterapista anche in vista del necessario ripensamento dell’assistenza territoriale che la pandemia ha messo drammaticamente in luce. Il modello della sanità d’iniziativa, orientando gli interventi in maniera proattiva, offre l’opportunità di innovare il mondo della fisioterapia e della riabilitazione, affrontando con nuovi paradigmi il tema della presa in carico nella Long term care. Per poter davvero accompagnare nel tempo l’evoluzione delle malattie a lunga durata è necessario passare da un modello di tipo prestazionale (cicli di trattamento), ad un modello organizzato per “appuntamenti funzionali” organizzati e gestiti dal fisioterapista case manager in funzione dell’intensità del bisogno, della storia della malattia e del contesto di vita delle persone assistite. Sarà così possibile garantire interventi adeguati e differenziati in rapporto al livello di rischio, puntando anche sulla prevenzione e sull’educazione. L’obiettivo dell’evento è stato quello di creare un momento di confronto e discussione, in cui gli esperti hanno presentato utili contributi ai presidenti delle CdA dei fisioterapisti del territorio lombardo al fine di proporre alle istituzioni nuovi modelli di cura proattivi, che valorizzino anche il ruolo del fisioterapista come case-manager nella gestione delle malattie cronico-degenerative. Assicurare la continuità assistenziale, soprattutto per la nuova categoria di pazienti che subiscono la Long Term COVID-19 Syndrome, diventa ancora di più un obiettivo fondamentale in questo momento di grande pressione per le strutture ospedaliere. A sostenerlo anche un articolo contenente le Linee Guida per il trattamento della sindrome prodotte da un gruppo di lavoro specifico della Fondazione GIMBE, sulla base delle osservazioni fatte fino ad ora e delle indicazioni di esperti.
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