L’INTERVENTO DI FNOFI ALL’EVENTO COGEAPS SULL’ECM

ROMA, 26 GIUGNO – Si è tenuto a Roma il convegno Prospettive e sfide dell’ECM, organizzato dal CoGeAPS in collaborazione con AgeNaS, con la partecipazione delle Federazioni e dei Consigli nazionali degli Ordini delle professioni sanitarie tra cui anche la FNOFI. All’evento hanno partecipato il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ed il Ministro della Salute Orazio Schillaci. Nel suo intervento, quest’ultimo ha annunciato che nelle prime settimane di luglio la Commissione ECM ritornerà ad essere operativa, notizia accolta con soddisfazione da tutto l’ambito delle professioni sanitarie, visto il perdurante stato di “stallo” dei lavori, dovuto alle numerose incombenze da risolvere, ad esempio la gestione dei crediti pregressi. “In totale, nello scorso triennio, sono state effettuate 162 milioni di ore equivalenti di formazione, che hanno erogato altrettanti crediti – ha precisato il Presidente del CoGeAPS, Roberto Monaco – ora è il momento di valorizzare la formazione sul campo, nel metaverso e con l’utilizzo dell’intelligenza artificiale”. Tra gli interventi significativi anche quello di Lorena Martini (Direttore UOC – Formazione ECM Agenas) che ha sottolineato come la formazione sia un aspetto strategico per la buona riuscita del DM77 e delle azioni del PNRR, soprattutto perché una corretta formazione sarà in grado di promuovere la multidisciplinarietà, che è la chiave di volta per realizzare una reale sanità di prossimità.
Nella tavola rotonda Passato, presente e futuro dell’ECM: Presidenti delle Federazioni delle professioni sanitarie a confronto, è intervenuto anche il Consigliere nazionale e Presidente dell’OFI Basilicata Claudio Ciavatta, a rappresentare FNOFI, in sostituzione del Presidente Piero Ferrante. Ciavatta, dopo aver portato i saluti di FNOFI e di tutti i Presidenti dei 38 Ordini territoriali, ha ricordato l’importanza del percorso che il “Progetto ECM” ha fatto in questi anni: un’eredità importante, un sistema premiante, basato essenzialmente sulla responsabilizzazione del professionista. “Dei correttivi sono certamente necessari”, ha sottolineato Ciavatta, “ma fondamentali sono gli strumenti già in essere: importante sarà promuovere la formazione sul campo e stimolare una maggiore sensibilità da parte delle Aziende sanitarie attraverso, ad esempio, l’attivazione di Dossier formativi di gruppo proprio in virtù dell’obiettivo della multidisciplinarietà”.

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