Comunicato OFI Toscana

Con la Delibera 595/05 la Regione Toscana ha portato, negli ultimi 20 anni, elementi innovativi anche fisioterapia. Le prestazioni appropriate legate alla diagnosi di patologie semplici e prescrivibili anche dal MMG/PLS, ha permesso alla nostra Regione di dare risposte ai bisogni di salute dei cittadini con una presa in carico appropriata e dove ogni professionista coinvolto è informato attraverso una rete di report di fine trattamento fisioterapico e relativo esito.

Questo conferma l’importanza del coinvolgimento del MMG/PLS nella presa in carico fisioterapica di pazienti con condizioni clinico-funzionali non complesse, fornendo uno strumento ragionato e validato a supporto dell’appropriatezza prescrittiva.

Inoltre, con l’approvazione del PSR 2008-2010, in Toscana la Sanità di Iniziativa è diventato un elemento fondante del proprio Sistema Sanitario che negli anni ha portato la nostra Regione ad essere un modello virtuoso e d’avanguardia.

L’entrata in vigore del nuovo Nomenclatore Tariffario Nazionale, ulteriormente slittato al 1 gennaio 2025, prevede la riconduzione delle prestazioni a singole prestazioni senza alcuna correlazione con la diagnosi (rischio inappropriatezza); inoltre, tutte le valutazioni funzionali riportano la nuova dicitura “con refertazione” che rischia di essere interpretato come “un atto medico” divenendo, in sostanza, una visita specialistica in più necessaria per accedere ai percorsi di fisioterapia.

Questi sono stati i temi affrontati durante un incontro che si è tenuto il 23 aprile scorso, su iniziativa dell’OFI Interprovinciale di Pisa, Livorno e Grosseto, nella Sede del Consiglio Regionale con il Presidente della III Commissione del Consiglio Regionale Enrico Sostegni e il Direttore Sanita’, Welfare e Coesione Sociale Federico Gelli.

Per gli OFI della Toscana erano presenti Gino Petri e Virginia Cambri (rispettivamente Presidente e Segretaria dell’OFI PI-LI-GR), Serena Martini (Tesoriera OFI Siena) e Fabio Bracciantini (Presidente OFI Interprovinciale di Firenze, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Pistoia e Prato).

I fisioterapisti hanno espresso le proprie preoccupazioni per l’entrata in vigore del nomenclatore a causa delle ripercussioni peggiorative rispetto ai modelli organizzativi e all’investimento di risorse fatti in questi anni dalla Regione e anche per le ricadute che avrebbe sui servizi ai cittadini:

  • Riduzione dei livelli di appropriatezza;
  • aumento dei tempi d’attesa a danno dei cittadini (soprattutto nelle Aree Interne, in condizioni di cronicità e/o fragilità);
  • duplicazione di prestazioni e visite con conseguente aggravio dei costi per il SSR;
  • perdita della ormai consolidata autonomia dei fisioterapisti e degli altri Professionisti Sanitari;
  • perdita del rapporto e del confronto diretto con MMG e altri specialisti (neurologo, ortopedico, pneumologo, ecc) con i quali i fisioterapisti hanno strutturato percorsi virtuosi (chirurgia della mano, linfedema, senologia, ecc).

Inoltre per la gestione della cronicità e della fragilità, in un periodo di scarse risorse umane ed economiche occorre prevedere modalità più snelle di presa in carico anche attraverso l’accesso diretto al fisioterapista da parte di utenti cronici e/o fragili che necessitano di interventi di consulenza e addestramento; resta inteso l’indispensabile rapporto con il MMG.

Così come per gli infermieri, gli OFI hanno proposto l’avvio di un percorso di evoluzione dove la Regione diventi “elemento facilitatore” tra Ordine dei Fisioterapisti e Ordine dei Medici, anche attraverso l’istituzione di un tavolo di confronto e di lavoro che possa prevedere la prescrizione da parte del fisioterapista del SSR, di ausili semplici per l’autonomia e indispensabili nei processi di continuità Ospedale-Territorio.

Deve essere permesso ai cittadini l’accesso alla fisioterapia ogni qualvolta il loro stato di salute necessiti di un intervento fisioterapico appropriato, in un’ottica di garanzia, sicurezza, appropriatezza, tempestività ed equità delle cure come previsto dalla Carta Costituzionale.

Immediata risposta di apertura alle istanze dei rappresentati degli Ordini da parte di Sostegni e Gelli i quali hanno condiviso le preoccupazioni circa le ricadute sui cittadini e sulla sostenibilità del sistema.

L’incontro si è concluso dopo circa un’ora convenendo che la Toscana si è sempre dimostrata innovativa su modelli e processi e pertanto non è possibile pensare ad un “ritorno al passato”, soprattutto alla luce degli ottimi risultati raggiunti e di quanto successo durante la recente emergenza sanitaria, di cui i nuovi LEA 2017 non tengono assolutamente conto.

L’auspicio di tutti è che possa esserci un cambio di passo a livello nazionale attraverso un’importante interlocuzione delle Federazioni (FNOFI, FNOPI, FNO TSRM-PSTRP) con il Ministero della Salute non solo per la revisione dei LEA ma per l’istituzione del Nomenclatore delle Professioni Sanitarie.

Inoltre i rappresentanti degli OFI e della Regione hanno condiviso alcune strategie in risposta ai temi posti tra cui:

  • Prevedere la possibilità valutazione funzionale fisioterapica come previsto dalle Leggi Nazionali in vigore e prescrivibili dal MMG/PLS e tutti gli specialisti.
  • Risoluzione del Consiglio Regionale, primo firmatario il Presidente Sostegni, da sottoporre a tutte le forze politiche che impegni l’Assessore alla Salute a farsi promotore di un Ordine del Giorno presso la Commissione Salute della Conferenza Stato Regioni che comprenda le istanze illustrate e che possa trovare ampia condivisione tra gli Assessori delle altre Regioni.
Ordine interprovinciale PISA, LIVORNO, GROSSETO
SEDE LEGALE

Via Chiassatello, 98 – 56121, Pisa

PEC: toscananord.ofi@pec.fnofi.it

MAIL: toscananord.ofi@fnofi.it

Telefono: 389 9803739 (lunedì - mercoledì - venerdì dalle 9.00 alle 18.00)

→ ISCRIVITI - AREA RISERVATA ←
→ ASSICURAZIONE PROFESSIONALE ←
ricerca albo
    2024 - Tutti i diritti sono riservati, qualsiasi riproduzione, anche parziale, senza autorizzazione scritta รจ vietata
    Skip to content